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La saga del brigante Nardantuono a Olevano sul Tusciano
La saga del brigante Nardantuono a Olevano sul Tusciano
Domenica, 04 Agosto 2024 18:00 - 04 Agosto 2024

A distanza di 160 anni, si rievocano le gesta del brigante Antonio Di Nardo e della sua banda con la partecipazione di oltre cento figuranti.

Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 18 nell’anfiteatro naturale di Cannabosto, in programma l’attesa rievocazione storica del brigante Antonio Di Nardo detto Nardantuono, organizzata dalla Proloco di Olevano sul Tusciano e rientrante nel programma regionale delle maggiori rievocazioni storiche della Campania. Uno spettacolo emozionante di circa 90 minuti, accompagnato dalle musiche del gruppo di Musica Popolare coordinato dal duo Luigi Ciancio e Francesco Caiazzo. Una coinvolgente rappresentazione in costumi d’epoca, con la partecipazione di circa 150 figuranti, in uno dei luoghi tipici della “cupa, disperata, nera epopea” del mondo contadino meridionale come la definì Carlo Levi.

La storia è incentrata sulla cronaca di un sequestro di persona a scopo di estorsione di una delle bande brigantesche che imperversava sui monti Picentini negli anni post-unitari. Vittima il prete liberale di Montecorvino Pugliano Giuseppe Olivieri che, la sera dell’11 gennaio 1864, venne catturato insieme con il medico Luigi Calabritto, a cui i briganti taglieranno l’orecchio destro. La banda che portò a termine il sequestro, conclusosi dopo oltre un mese di sofferenze con la liberazione dell’ostaggio (dietro pagamento di un ingente riscatto), era formata da Lorenzo Gasparre di Senerchia, da Luigi Cerino di Gauro, dai tre fratelli Marino di Giffoni Valle Piana e da Antonio Di Nardo detto Nardantuono o “l’etiope di Montella”. Proprio sulla figura di questo gregario della banda Giardullo - “un diavolone color carbone, dal guardo scuro e bieco, e il cappello sulle ventitré e tre quarti” come lo descrisse Olivieri - si concentra una parte dello spettacolo che si svolge a ridosso del complesso monumentale della grotta dell’Angelo, in località Cannabosto. I contadini del sud appoggiavano e proteggevano i briganti, ritenuti audaci nel vendicare i torti subiti da uno Stato tiranno e depredatore, rappresentato dai signorotti locali.

“La Saga del brigante Nardantuono” è tra gli eventi di spicco del cartellone estivo olevanese. ‹‹Un evento molto seguito – dichiara il sindaco Michele Ciliberti – che, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale, è stato inserito nel progetto “Rete dei Borghi Salute e Benessere” istituito dalla Regione Campania con l’obiettivo di preservare il ricco patrimonio culturale, architettonico e naturalistico dei borghi campani, valorizzandone la storia e le tradizioni sulle quali costruire l’identità comunitaria dei piccoli centri come il nostro paese››.

Sarà possibile raggiungere il luogo montano mediante il servizio navetta gratuito, con partenza dall’area parcheggio della frazione Salitto.   

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