Laboratorio Orafo
L'Oreficeria è l'arte della lavorazione dell'oro e di altri metalli preziosi, come l'argento e il platino, per ottenere oggetti artistici. L'arte orafa è strettamente correlata con la gioielleria, i cui manufatti utilizzano i metalli preziosi come leganti per la produzione di gioielli con gemme. La lavorazione dell'oro, che fu uno dei primi metalli ad essere utilizzato per le doti di indistruttibilità e malleabilità, sono per lo più identiche a quelle antiche: i monili vengono, infatti, ottenuti tramite fusione e realizzati mediante varie tecniche, come il cesello, lo stampo, a sbalzo, a filigrana. Eboli vanta un'antica tradizione e vari maestri orafi artigiani di notorietà internazionale.
Botteghe della Pelle e del Cuoio
Eboli vanta un'antica tradizione nell'arte dei Cuoiai, ossia di coloro che si occupavano della concia e della lavorazione delle pelli. Un documento del 1309 ci informa che l'attuale Chiesa di Santa Maria della Pietà fu costruita nel XII secolo con il nome originario di Santa Maria de Conce, per la presenza di una grande conceria nella zona. Nel '300 la concia, ossia la procedura che permette alla pelle di essere lavorata, veniva esercitata mettendo le pelli a bagno, nel letto del torrente Tufara, che scorreva proprio in prossimità dell'antica conceria.
Oggi la Città ha mantenuto tale fiorente attività nella lavorazione della pelle e del cuoio. Oltre all'ovvio utilizzo di questi materiali nel settore dell'abbigliamento e della calzatura, è molto diffusa la rilegatura in pelle di piccoli oggetti da scrivania, portagioie, oggetti da fumo e da gioco. La legatura artistica degli oggetti in pelle viene eseguita con una tecnica antichissima che richiede una grande abilità. L'oggetto viene ricoperto con strati di pellame molto sottile e leggero in modo che aderisca perfettamente alla superficie da ricoprire. Una volta ricoperto, l'artigiano procede alle operazioni di decorazione con applicazioni di altro materiale, con intarsi o con incisioni a fuoco. Mentre la lavorazione industriale della pelle si è ormai trasferita nella provincia, le botteghe di pelletteria artistica si concentrano principalmente nel centro della Città.
Lavorazione del Ferro e della Ceramica
Il complesso archeologico del Quartiere Artigianale, composto da tre fornaci risalenti al IV secolo a.C. ed attivo almeno fino al II sec. a.C., testimonia l'antica lavorazione nel territorio di terrecotte e metalli fin da epoca arcaica e che certamente ha caratterizzato anche l'economia del municipio romano Eburum. Dopo l’abbandono prodottosi in epoca tardo-imperiale, la zona venne nuovamente frequentata, modificandone però la destinazione d’uso, solamente nel XIII secolo: a quest’ultima fase è ascrivibile una gran quantità di ceramica invetriata, con decorazione varia.
Oggi in Città sono presenti varie botteghe di fabbri artigiani la cui opera principale è incentrata sulla produzione di oggetti per arredo in ferro battuto, nei quali è possibile percepire un design che guarda al passato, ma con un’anima moderna. Abbastanza diffuse in Città sono anche le botteghe in cui vengono prodotte e decorate le ceramiche, con la stessa abilità e maestria di un tempo ed in cui vengono seguite accuratamente tutte le fasi della produzione delle ceramiche: formatura, essiccazione, prima cottura, decorazione, secondo fuoco. Produzioni tipiche dell'arte ceramica ebolitana sono i semilavorati e le terrecotte.
Botteghe del Legno e Falegnamerie artigianali
Tra le attività artigianali presenti nelle campagne ebolitane, la lavorazione del legno era tra le più importanti, poiché molte delle attrezzature agricole impiegate o parti di esse erano costituite di questo materiale, oltre che per l'arredo e gli utensili casalinghi. Oltre al falegname di campagna, la cui bottega sorgeva all'interno delle grandi tenute agricole, nel centro della Città erano presenti artigiani del legno altamente specializzati: i bottai, i tornitori e i carradori, le cui botteghe servivano anche clienti provenienti da lontano, attirati dalla qualità del loro lavoro. Molti di questi artigiani, tramandavano il "mestiere" di padre in figlio, e godevano di una certa agiatezza e una posizione preminente nelle comunità.
Oggi il lavoro di Artigiano del legno è conservato dalle falegnamerie artigianali del territorio, specializzate principalmente nella produzione di arredamenti su misura. Non mancano inoltre attività di piccola lavorazione artigiana, come le botteghe dedite alla realizzazione di cornici o in generale di lavori di piccolo ritaglio a mano del legno.