Martedì 14 dicembre, seconda rappresentazione al CineTeatro Italia di Eboli con lo spettacolo "Terroni si nasce e io lo nacqui... modestamente" di Paolo Caiazzo con una dichiarazione d'amore per il Sud.
Per molti l'appellativo "terrone" risuona come un insulto o come un modo per inasprire, ancor di più, il divario nord-sud, oggetto di polemiche da sempre. Non è, però, il caso di "Terroni si nasce… ed io lo nacqui", il nuovo spettacolo di Paolo Caiazzo, a cui potremmo assistere martedì 14 dicembre al Cinema Teatro Italia.
"Il termine “Terrone” inserito nel titolo è una dichiarazione d’amore per le mie origini, ed io, come contadino della mia “Terra”, intendo coltivarla", Caiazzo non lascia spazio ai dubbi: lo spettacolo che vedremo sarà un elogio al Sud, ai vizi e virtù delle nostre genti. L'opera teatrale vuole fungere anche da riflessione filosofica, ma non priva di comicità, riguardo alla politica e all'attualità, toccando i temi più vicini al nostro quotidiano. Non solo monologhi ma anche canzoni, è questo uno dei punti forti di Caiazzo, alternare parti recitate ed intermezzi musicali che ci consentiranno di ascoltare Emidio Ausiello alle percussioni, Franco Ponzo alla chitarra, Sasà Piedepalumbo alla fisarmonica e Roberto Giangrande al contrabbasso. In scena con Caiazzo anche il suo alter-ego televisivo Tonino Cardamone ed il suo motto: “’a capa mia nun è bona”.
Cosa aspettarsi da questo spettacolo? Sicuramente, come appena riportato, tanta buona musica, ma anche una riflessione culturale e sociale che toccherà i più svariati argomenti, sia in ambito nazionale che internazionale. L'intento dello spettacolo di Caiazzo è proprio questo: discutere di tematiche serie o anche drammatiche cercando di sdrammatizzare, di avere un occhio critico ma non disilluso per guardare la società che ci circonda mai in modo disinteressato o distaccato, ma sempre partecipe e consapevole.