Veterinario di campagna
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Dionisio Del Grosso è un Veterinario di campagna (come lui stesso ama definirsi). Nato ad Eboli nel 1957, svolge la sua professione nelle terre "straziate e belle" del salernitano, occupandosi prevalentemente di vacche e di bufale, che sono i principali soggetti dei suoi scritti e dipinti.
Nel 2008 ha scritto il libro "Nel mondo delle mie bestie", in cui il "Veterinario di Campagna", innamorato del suo mestiere, descrive, dipinge, fotografa la realtà del suo mondo facendo balzare fuori a tutto tondo la figura di un professionista, di un artista, ma soprattutto di un uomo onesto dalla sensibilità eccezionale. A questo libro, hanno fatto seguito "Nella terra dei sogni" (2010) e "Uomini & Bestie" (2013), con cui ha conquistando un notevole successo di pubblico e di critica, accreditandosi così nell’olimpo degli scrittori di razza.
"L'interesse di Dionisio Del Grosso è la natura e tutto quel mondo che ruota intorno a lei, in particolare quello degli animali, quello dell'aia, delle stalle e... quello di quegli uomini, tutti quegli "eroi" che ancora credono nel lavoro della terra, quella vista in funzione del recupero delle tradizioni e del rispetto verso una qualità della vita di un passato che sembra ormai perso. Il suo è un racconto che gioca tra la parte verbale e quella iconica diventando, nella sua espressione più candida, una interessante forma d'arte. Lui non desidera essere un'artista, lui vuole essere un menestrello della quotidianità, di quel lento ma costante divenire che i contadini, gli uomini delle masserie, portano avanti senza sosta. Nei suoi scritti ma ancora di più nelle sue tele, si legge il lavoro, l'impegno, il senso della famiglia e della partecipazione, i volti felici ma non soddisfatti, il credere nella vita, quella vita che qualcuno ha scelto per loro e che loro rispettano come segno di continuità con la loro storia e con il percorso dei loro avi. Dionisio non è andato lontano nella sua scelta: lui è "veterinario di famiglia", un modo antico di concepire il lavoro dove si sceglie di diventare "medico amico" di una storia familiare, diventando colonna portante del sistema affettivo e risolutore di mille piccoli problemi proprio come un padre aggiunto. Dionisio è un uomo d'altri tempi che ama raccontare se stesso e gli altri attraverso questo suo modo di esprimersi perché non è la "parola parlata" che lo rappresenta. Il suo modo è quello semplice dove le parole sono ampiamente superate dagli sguardi, dalle intese, dai fatti, in un mondo dove il tempo ha ancora il sapore del tempo e dove la stretta di mano è una saldatura impossibile da sciogliere." Umberto Flauto