Martedì 26 gennaio, quarto appuntamento della Stagione Teatrale "Città di Eboli" 2015/16 con lo spettacolo "Settaneme" della Compagnia di teatro del Bianconiglio al Cinema Teatro Italia. Scritto e diretto da Bruno Di Donato. Inizio ore 21.00
Settàneme è un racconto della “cuntrora” attraverso testi e musiche originali, composte da Bruno Di Donato e arrangiamenti di Christian Peduto: nel folklore campano, nella controra è possibile avere incontri con entità soprannaturali (fantasmi, streghe, satanassi). Questa credenza, molto probabilmente, deriva da due considerazioni: la prima riguarda la presunta morte di Gesù Cristo nelle ore pomeridiane; la seconda è legata alla credenza popolare che le ore della cuntrorasiano specchio di quelle notturne…e si sa i fantasmi si vedono nei riflessi.
Trama - Un limbo ultraterreno, né inferno, né purgatorio. Un non luogo, senza storia e senza ricordo, formato da pietre diroccate che rievocano storie e immagini codificate. E’ questa l’ambientazione di Settàneme (Sette Anime). Sette personaggi reclusi nell’oscurità della dimenticanza rivivono grazie ad una favola folkloristica, grazie ad un’evocazione. "Settaneme” si impernia attorno ad un accorato appello a ricordare; un abbraccio appassionato e pieno di dolce amorosa speranza di ricerca dei propri miti, della propria identità, perché diversamente si diventa “fantasmi viventi” senza storia, senza memoria, senza futuro. La strega Angelella Russi, interpretata da Angela Matonti, unico caso storico giuridico salernitano riportato negli archivi della Santa Inquisizione; don Domenico Cerruti, un parroco corrotto ebolitano del 1765, interpretato da Umberto Del Priore; Niccolò De Troiano, avvocato di fine ‘600 assassinato dalle mafie locali e seppellito nel sarcofago della chiesa della Madonna del Carmine in Eboli, interpretato da Bruno Di Donato; ‘a Strangulatora, figura misteriosa della tradizione campana, una sorta di ancestrale eutanasia, l’angelo della buona morte, interpretata da Lucia Lanzara; la vergine medievale Isabella Marcangione uccisa dai fratelli per gelosia, interpretata da Daniela Della Rocca; Natalina Campoluongo, tacciata di essere una maara, condannata a trasformarsi in bestia, secondo la leggenda, la notte di Natale e interpretata da Sara Rocco; infine l’anima narratrice sarà interpretata da Serena Urti.
Anno 2014
- Premio Campania Felix, miglior allestimento scenografico
- Premio Schegge di Teatro
- Premio Parole in Scena
- Premio FITALIA, miglior spettacolo
- Premio FITA Autori, premio Megaris
- Premio della giura al Festival Internazionale di Viterbo
- Premio della giuria Aenaria
Attualmente lo spettacolo Settàneme è in concorso al Festival “La Maschera d’Oro” di Vicenza