Locanda Grillo

Locanda Grillo è un luogo storico della gastronomia della piana del Sele, situato in spazi che furono stalle di bufale dove, negli anni ‘60, la famiglia Grillo avviava per la prima volta la sua attività ristorativa con piatti semplici ma autentici, preparati con ingredienti poveri ma intramontabili. Per quasi 50 anni la locanda ha proposto una cucina in perfetto equilibrio tra ricerca e cultura popolare grazie all’entusiasmo di una famiglia che ha deciso di far rivivere gli storici locali da lavoro e le stalle di una vecchia azienda bufalina. Oggi è ancora percepibile l'organizzazione degli spazi di lavoro che, grazie alla terza generazione, sono tornati a riempirsi di voci e sapori, profumi e tradizioni.

Tutto parte da nonno Antonino, amante dei sapori forti, ideatore dei famosi "Spaghetti alla messicana", negli anni dell’austerity, tra il ’73 e il ’74, quando i clienti erano pochi: una ricetta registrata della famiglia Grillo. Per mantenere viva la memoria del luogo, sono state conservate alle pareti le targhe in ceramica dell’epoca che distinguevano le singole bufale, ognuna di loro soprannominata con un nome bizzarro e originale, legato ai momenti della sua nascita come vuole la tradizione. Nella sala le foto del tempo ripropongono un viaggio nella memoria con la storia del ristorante.

La cucina è di tipo familiare, ancorata alle ricette della campagna ruspante, di cui omaggia i prodotti di eccellenza, dalle verdure ai formaggi, dai salumi alle carni, attraverso ricette tradizionali e genuine, rivisitate in chiave moderna. A parlare è il calore familiare delle dimore rurali. In ogni assaggio c’è la Campania autentica, dalla Zuppa di fagioli di Controne e scarole ripassate che accompagna il baccalà, al Maiale croccante con purea di patate e papaccelle,  o dai cavatelli di semola al ragù di pezzente e cacioricotta, al Carciofo ripieno con soppressata, tarallo e burrata di bufala.

Una magia possibile grazie alla qualità delle materie prime, un valore che nasce dall’impegno e dalla serietà dei produttori che con i loro volti e le  loro voci accompagnano il racconto quotidiano di questo posto. La cantina  è a vista, distribuita in una verticale in ferro che separa l’open space con una piccola galleria di  bollicine, bianchi, rossi e rosati del territorio ma non solo.