In Piazza della Repubblica, ai lati del Monumento ai Caduti, sono collocate le statue in ferro dei due "Leoni di Eboli", da quasi un secolo e mezzo uno dei maggiori simboli rappresentativi della Città.
All'indomani dell'Unità d'Italia, l’architetto ebolitano Francesco Paolo D’Urso, già componente della commissione provinciale di controllo, aveva conosciuto l’ing. anglo-napoletano Thomas Richard Guppy nell’ambito del concorso per la costruzione di un ponte sul fiume Sele al Barizzo. Quando D’Urso gli sottopose il suo progetto di ampliamento della città, richiedendogli la realizzazione di due leoni in ferro fuso da installare nella grande piazza, Guppy, ritenendo quel progetto molto "pretenzioso", promise di regalare uno dei due leoni se la piazza fosse stata realizzata delle dimensioni promesse. Guppy perse la scommessa e regalò una delle due copie dei leoni mentre l’altra venne acquistata dal Comune al "mitissimo prezzo di lire 2.500": era l’aprile del 1871. Vennero collocati sui due piedistalli, ai lati della grande cancellata che chiudeva a nord il fronte del viale alberato del passeggio pubblico.
I due leoni in ferro fuso, del peso di 45 quintali l’uno, vennero realizzati dalla ditta Guppy & Co e diede alla piazza il nome di "Piazza dei Leoni", attuale Piazza della Repubblica. Quando nel 1924 venne inaugurato il monumento ai caduti al centro della piazza, i due leoni, salvatisi dalla campagna del ferro, vennero collocati al lato dello stesso. Nel 2003, l’amministrazione comunale commissionò la realizzazione di una copia identica dei due leoni di Guppy, che furono realizzati dalla Storica Fonderia Chiurazzi e collocati all’incirca nel posto dove vi erano i due basamenti all’ingresso del passeggio pubblico.