Al centro dell’ellissi centrale della centralissima Piazza della Repubblica, sorge il Monumento dei Caduti della Prima Guerra Mondiale. Di quest’opera, che avrebbe dovuto ricordare il sacrificio dei soldati ebolitani (132) morti durante la Grande Guerra, si cominciò a parlare nei primi mesi del 1923 quando si immaginò di collocarla al centro dell’ellissi centrale della piazza: costo iniziale dell’opera lire 85.000. Venne stabilita l’esecuzione dei lavori di adattamento della piazza per la sistemazione del Monumento ai Caduti, secondo il progetto redatto dall’ing. Antonio Storniello, per una spesa di lire 110.000 (cifra che alla fine dei lavori si rivelò ben superiore). Il Comitato pro Monumento, per raccogliere il denaro necessario alla realizzazione dello stesso, il 21 aprile 1924 organizzò una pesca di beneficenza; parte della lega di metallo venne ottenuta anche dalla fusione di una campana di proprietà del Comune, giacente, inutilizzata, nella chiesa di S. Maria delle Grazie.
La realizzazione delle opere in bronzo (Vittoria Alata e milite morente) fu affidata allo scultore Pellegrino (altri parlano dell’artista Picentino Marotta). Attorno al monumento venne realizzato un cordolo in pietra da taglio eseguita dalla società degli scalpellini ebolitani sulla quale venne fissata una ringhiera in ferro. L’inaugurazione del monumento avvenne il 7 dicembre del 1924 tra la gioia di molti Ebolitani. All’evento intervenne il 63° Fanteria, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia nazionale, S.E. Baccelli, i rappresentanti dei Ministeri della Marina e della Guerra e tante altre autorità nazionali, provinciali e locali.
Al termine della cerimonia fu scoperta la seguente iscrizione, ancora oggi visibile sul monumento, opera di Felice Cuomo:
EBOLI AI SUOI FIGLI
CHE SUGGELLARONO COL SANGUE
LA FEDE PURISSIMA
NELLA PATRIA IMMORTALE
MCMXV - MCMXVIII