La distinta e nobile famiglia Martucci dimorava ad Eboli già dal XVI secolo e costruì la propria abitazione in Via Castello, presso la chiesa di Santa Maria ad Intra. Dodici componenti di tale famiglia chiesero di farsi sacerdoti, tre furono sindaci di Eboli, dodici componenti femminili divennero suore ed una fu badessa del monastero benedettino. Dal Catasto Onciario del 1753 risulta: "Donato Martucci, capo famiglia. Maria De Simone, moglie. Vito, Domenico, Eleonora, Giuseppa figli… Abita in casa propria a Santa Maria ad Intra. Possiede: una casa attaccata alla sua abitazione, una casa alle Monache, un mulino a Sant’Eustachio… 103 bufale…, 10 giumente, 13 vacche, 350 pecore, 100 capre, due cavalli".
In Via Delle Monache, in prossimità del castello normanno, sorge il Palazzo nobiliare, databile al XV secolo, appartenuto alla famiglia Martucci, nota in Eboli già nella prima metà del ‘600 tanto da raggiungere, verso la fine del ‘700, una condizione di preminenza sia sul piano patrimoniale che sociale.
Il portale d’ingresso, che caratterizza il prospetto, consta di grossi conci di pietra bugnata ed è sormontato da una copia recente dello stemma della famiglia- l’originale è andato distrutto a causa del sisma del 1980- raffigurante una fascia e sei rose, tre per ogni lato, comprese tra un elmo, in alto, ed un mascherone con testa a tutto tondo, alla base.
L’edificio, dalla volumetria semplice e dalla pianta irregolare, è diviso da un marcapiano in due registri orizzontali ed ha subìto ampliamenti risalenti al XVII e XVIII secolo, tuttora visibili, al secondo livello, ai lati dei balconi dove si trovano lesene angolari in stucco con decorazioni floreali sormontate da teste a tutto tondo inserite in conchiglie. Alla destra dell’ingresso è ubicata una scala a tre rampe su voltine, le cui pedate dei gradini sono in lastre di basolo.