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Il periodo che va dal 1807 al 1811 vede realizzarsi anche in Eboli, come in tutto il Regno, la soppressione delle feudalità e degli ordini religiosi possidenti. Primo fra tutti, è il caso del convento di S. Francesco, che, dopo l'occupazione militare subita nel 1799, viene soppresso con il decreto reale di Gioacchino Murat del 7 agosto 1809. Passato parzialmente al Demanio, lasciando la chiesa aperta al culto, il convento fu dal Demanio prima affittato e poi ceduto alla SS. Trinità di Cava, alla quale furono concessi vari beni per indennizzarla dei danni subiti dal Decennio. Nel 1819 il comune fissa la Casa Comunale nel soppresso convento di S. Francesco. Il 2 settembre 1821 il decurionato delibera l'acquisto dei locali del convento dai benedettini cavensi per la "decenza e proprietà dell'Amministrazione" al prezzo dei 3450 ducati richiesti da Cava. Il locale fu destinato a Scuole, Giudicatura, Gendarmeria, Conciliazione, Scuderia, Commissione Vaccinica, Deputazione sanitaria, magazzini, utilizzando due stanze per Sala di musica e teatro. Durante il Decennio Francese, il Comune divenne proprietario delle tenute di Arenosola, Aversana ed altre zone, in precedenza appartenute al feudatario. Si colmò il cosiddetto Lago, nei pressi della Spineta, e si iniziò la bonifica delle paludi litoranee, eterni focolai di malaria. Nell'Ottocento, secondo la divisione del Regno borbonico in Province, Distretti, Circondari e Comuni, Eboli apparteneva al Distretto di Campagna. Il Distretto era uno dei più popolati dei quattro che costituivano la Provincia di Principato Citeriore, ma era anche tra i più arretrati e poveri, con quasi 90.000 analfabeti. La sede di Sottointendenza era Campagna, che in questo periodo era venuta acquistando una importanza politica ed ecclesiastica maggiore di quella di Eboli, la quale aveva, comunque, attrezzature civili di raggio territoriale, come l'Ospedale Civile, il solo Istituto Tecnico Agrario della Provincia, le Scuole Secondarie, il Seminario Provinciale dei Francescani, la Gendarmeria, il Giudizio Circoscrizionale di prima istanza, le Carceri Mandamentali. Passata da 4752 abitanti nel 1796 a 4800 nel 1802, Eboli ben presto tende a stabilirsi verso valle; nel 1860 il Comune diventa di I Classe, avendo raggiunto gli abitanti le 8861 unità, ma aumenteranno solo di 42 di lì a 6 anni.

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